9 Buoni Motivi per Aprire in Franchising

Come funziona il Franchising

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1 - Meno Rischi

Il franchising è una grande opportunità di successo per tutti gli imprenditori ambiziosi ed intraprendenti che desiderano aprire un attività in proprio con la massima sicurezza. Aprire in Franchising comporta meno rischi imprenditoriali e sprechi di risorse perché le problematiche che possono nascere dall'apertura di una nuova attività sono già state tutte affrontate e risolte dal franchisor grazie ai propri investimenti e alle risorse interne creando così un modello di businnes sicuramente vincente.

2 - Subito Operativo


Il Trasferimento del know how, ovvero delle conoscenze e competenze tecniche, scientifiche e pratiche acquisite nel tempo, da parte del Franchisor all'affiliato, permette allo stesso di acquisire un metodo di lavoro già comprovato, che lo rende fin da subito in grado di affrontare il proprio lavoro con consapevolezza.

3 - Subito Affermato


Aprire in franchising significa beneficiare fin da subito della riconoscibilità di un Brand già forte e averne di conseguenza tutti i vantaggi in termini di prestigio, forza ed immediato posizionamento sul mercato. Questo permette inoltre di abbattere le difficoltà dell'imposizione di un nuovo marchio e vincere la concorrenza.

4 - Niente Sprechi


Un altro dei vantaggi di affiliarsi ad un brand in franchising è quello dell'ottimizzazione delle risorse: affidandosi ad un sistema già collaudato non si sprecano risorse nell'acquisto di prodotti e servizi inutili o poco efficienti.

5 - Più Potere D'Acquisto


La casa Madre grazie ai suoi maggiori volumi d'acquisto ha un'elevata forza contrattuale nei confronti dei propri fornitori, è in grado quindi di ridistribuire ai suoi affiliati tutti i vantaggi annessi in ordine di prezzi, tempi e qualità del servizio ricevuto.

6 - Unico nel tuo Territorio


L' Affiliazione ad un Franchising spesso garantisce anche l'esclusività territoriale, monopolizzando di fatto l'area di copertura della propria attività, si hanno in questo modo grossi vantaggi e benefici in termini di profitti e si eliminano le varianti di probabili competitor.

7 - Gioco di Squadra


Il lavoro di tutti i giorni può presentare mille variabili e problematiche, talvolta difficili d'affrontare se si è soli, facendo invece parte di un gruppo consolidato si ha il supporto della casa madre e di tutta la rete di affiliati, in questo modo sia in termini logistici che di disponibilità di prodotti e servizi si può garantire alla propria clientela maggiore efficienza e affidabilità.

8 - Comunicazione Vincente


Un altro importante vantaggio nell'entrare a far parte di una rete di Franchising è l'avere a disposizione un elevato budget pubblicitario messo a disposizione della casa madre e di un Team di esperti in Marketing e Comunicazione che curano autonomamente l'immagine del gruppo e di conseguenza di tutti gli affiliati. Questo comporta grossi benefici sia in termini di ottimizzazione dei costi che di valorizzazione dell'immagine del singolo affiliato.

9 - Il Confronto fa Crescere


Entrare a far parte di una squadra oltre a tutti i vantaggi sopraelencati permette il confronto sia con la casa madre che con tutto il network di affiliati. Questo garantisce crescita e miglioramento continuo nel tempo sia del proprio metodo di lavoro e sia dal lato imprenditoriale e umano del singolo affiliato, di conseguenza a beneficiarne è anche  tutto il gruppo che può continuare a migliorarsi ed espandersi.


Franchising la Storia

La parola franchising è evidentemente inglese, ma in realtà deriva dal francese franchise (ossia franchigia). La franchigia, nel Medioevo, consisteva in uno speciale privilegio che concedeva autonomia agli stati e ai cittadini; in sostanza, in epoca feudale, veniva definita franca una comunità che aveva ottenuto dal Feudatario la dispensa permanente dai tributi e il diritto di libera circolazione delle persone e delle cose. Attraverso i secoli la terminologia ècambiata fino ad assumere il significato attuale di “rete di distribuzione” o, meglio, “affiliazione commerciale”. Il franchising, secondo l’attuale significato, fu ideato negli Stati Uniti d’America negli anni ‘30. In quel periodo la legge antitrust vietava ai costruttori automobilistici di integrare verticalmente i propri rivenditori; per aggirare il divieto la General Motors adottò proprio questo tipo di contratto e poté associare in modo più agevole e semplice i rivenditori con la Casa Madre.

Il franchising, in sostanza, permetteva (e permette) alle imprese di coprire in modo rapido ed efficace grandi aree commerciali a costi relativamente bassi ed evitando di dover ricorrere all’apertura di succursali con ulteriore aggravamento dei costi. È proprio grazie a questi indubbi vantaggi che il franchising si diffuse tra le grandi industrie americane (tra le quali possiamo ricordare la Singer, McDonald’s, ecc...). In Europa, la prima forma embrionale di franchising viene individuata agli inizi del secolo passato nella città di Roubaix in Francia: il lanificio locale aveva il problema di smaltire rapidamente la produzione dei propri filati; Jean Prouvost, titolare della fabbrica incaricò un giovane ingegnere della sua azienda, Philippe Bourguignon, di creare una grande rete di vendita (che fu denominata Laines du Pingouin). Il giovane ingegnere associò alcuni rivenditori al dettaglio, del tutto indipendenti con l’azienda, attraverso un contratto che permetteva loro l’utilizzo del marchio, l’esclusiva di vendita in una determinata zona e la possibilità di godere dei vantaggi della pubblicità effettuata dall’azienda...

Tali dati, pertanto, fanno del franchising un fenomeno valido, vitale, diffuso, in ascesa visto con assoluto ottimismo dall’imprenditoria che ormai concepisce tale fenomeno come la soluzione particolarmente razionale di sviluppo della propria impresa. Gradualmente, visti i vantaggi di questa forma contrattuale, il franchising fu adottato dalle aziende operanti nei più svariati settori: tessile, prodotti per la casa, autolavaggi, alberghi, autonoleggi, consulenze professionali, ristorazione, ecc... Nonostante questo successo però, si dovrà attendere la fine della Seconda Guerra Mondiale per assistere al vero e proprio sviluppo del franchising quando vi fu un vero e proprio boom nel suo utilizzo.

In Italia il franchising fa la sua prima comparsa nel 1970; in questo anno la Gamma, azienda di grande distribuzione, inaugura a Fiorenzuola il primo di 55 punti vendita affiliati: anche in questo caso la Gamma offriva ai propri affiliati alcuni servizi tipici del franchising (sopralluogo da parte dei propri agenti, assistenza tecnica, istruzioni per il personale direttivo e quello di vendita, allestimento dell’Agenzia, assistenza in fase di startup) ed in cambio chiedeva ai propri affiliati caratteristiche tipiche di un’affliazione come ad esempio una certa supeficie dell’Agenzia, un certo capitale di partenza, ecc... È molto interessante notare le differenze che hanno portato alla nascita (e al successivo sviluppo) del franchising in Europa e negli Stati Uniti: negli Stati Uniti il fenomeno ha origine dalle grandi imprese industriali e si sviluppa grazie alla prospettiva di diventare imprenditori autonomi e di avere un facile guadagno mentre in Europa il fenomeno ha origine dalle imprese della grande distribuzione e si sviluppa grazie alla prospettiva di una maggiore limitazione del rischio d’impresa.

Ma al di là delle ragioni che hanno portato alla sua nascita, dal 1970, il franchising, in Italia, vede incrementare rapidamente le reti di vendita passando dai 15 franchising del 1978 ai 560 del 2004, per arrivare alle 881 insegne operative del 2010 con un fatturato complessivo di 21 miliardi di euro. Ma non è tutto: le più recenti stime indicano la nascita di 22 marchi franchising all’anno in Italia, la penetrazione dei franchising all’estero è aumentata del 5%, nel settore l’occupazione registra un incremento del 2%, dati assolutamente in controtendenza rispetto alla difficile situazione macro economica che stiamo vivendo.